Ricordo quel giorno, ormai invecchiato
per noi, di mattino soleggiato
Ricordo le anche femminee, striate
di luce dorata
Mi hai leccato allora il sudore
profumato di sogni,
con la tua lingua nuda
ti sei disteso
dardeggiando assetato
delle mie fessure
Sino al fremere rigoglioso
del fiore che sboccia.